Elenco degli articoli taggati con "letteratura Archives - Paoloperazzolo.it"

12 Mar 2014

Braccialetti rossi, alleanza letteratura-Tv

Il cast di "Braccialetti rossi".

Il cast di “Braccialetti rossi”.

Va sottolineato il successo della fiction Rai Braccialetti rossi. In primo luogo per il valore sociale e morale del programma, ben altra cosa rispetto a tante altre fiction che hanno poco da dire e meno ancora da insegnare. Qui qualità del prodotto e valore del conteuto si sposano.

Merito di un altro matrimonio felice: quello fra la TV e la letteratura. Qui racconto chi è e quale storia abbia Albert Espinosa, l’autore da cui è stata tratta la serie Braccialetti rossi. Un’unione fortunata, che, speriamo, darà altri frutti…

27 Dic 2013

Nobel per la letteratura per l’infanzia a Stian Hole

 

Un'illustrazione di Stian Hole.

Un’illustrazione di Stian Hole.

Stian Hole è un autore di libri illustrati di straordinaria bravura, delicatezza, modernità, sensibilità. Ha scritto tre libri, uno più bello, più profondo, più delicato dell’altro. Raramente ho letto testi che sanno affrontare sia i temi quotidiani, sia quelli eccezionali con tanta intelligenza e poesia.

Se esistesse un Nobel per la letteratura per l’infanzia, Stian Hole dovrebbe senza dubbio figurare fra i candidati. Qui spiego le ragioni della sua candidatura.

Aggiungo solo che, se questi libri colpiscono l’immaginazione dei bambini, non lasciano certo indifferenti gli adulti…

4 Ott 2013

I ragazzi della via Pal hanno colpito ancora

Una scena del film "I ragazzi della via Pal" del 2003.

Una scena del film “I ragazzi della via Pal” del 2003.

Nel mio blog sui libri su Famigliacristiana.it ho dedicato un post alla reazione di mio figlio Pietro alla lettura de “I ragazzi della via Pal”, in particolare alle righe in cui si racconta la morte del piccolo-grande Nemecsek.

Il post ha avuto un notevole riscontro e ha commosso qualcuno. La commozione di Pietro è stata contagiosa ed è diventata la testimonianza di una iniziazione alla letteratura, come esperienza di vita. 

Se avete voglia di leggere quell’articolo, eccolo qui.

8 Dic 2012

Una domanda a Mo Yan

Il fatto è noto: Mo Yan, Nobel per la letteratura 2012, ha rifiutato di prendere posizione a favore di Liu Xiaobo, intellettuale cinese detenuto, Nobel per la pace 2010. Ha inoltre espresso parole ambigue sulla censura – in alcuni casi sarebbe necessaria – e aggiunto che ha ricevuto il Nobel per la letteratura, non per la politica.

Proprio quest’ultimo è il punto a mio avviso decisivo: la separazione istituita e rivendicata da Mo Yan fra letteratura e politica. Ora, è certo che la letteratura è altra cosa dalla politica, ma affermare che non ne è toccata, che non la riguarda, che vive per conto suo, separata dalla vita e dalla storia, è fare un grave torto alla letteratura stessa. Sarebbe stato auspicabile che un senso di solidarietà, compassione e giustizia avesse indotto lo scrittore cinese a dire almeno una parola a favore di Xiaobo. In sua assenza, avrebbe dovuto essere proprio il significato profondo della letteratura a spingerlo a pronunciarsi: se la la politica non riguardasse la letteratura, o viceversa, non sapremmo che senso avrebbe lo scrivere. Se sentiamo il bisogno, e il piacere, di leggere libri, dipende dal fatto che sanno raccontare, svelare, testimoniare la vita, di cui la politica – nella sua accezione più ampia e nobile – è una componente importante.

Raccontando le storie di Sorgo rosso o di Il supplizio del legno di sandalo, non hai “fatto” politica, caro Mo Yan? Non hai detto detto parole, espresso punti vista, preso decisioni che hanno a che fare con la convivenza fra gli uomini, con la polis?

Una letteratura che non ha niente da dire sulla politica, e si ritrae indifferente e arrogante di fronte ad essa, non è vera letteratura. Per questo, Mo Yan, ci hai deluso.

6 Nov 2012

Maga Pia e Faccia da mostro: per grandi e…

La copertina della storia sulla maga Pia.

Cari genitori, due bei libri per incantare i vostri bambini. Il primo: Faccia da mostro di Loredana Frescura, illustrato da Sara Not (Piemme, Battello a vapore). Un dialogo misterioso e divertente fra due entità inizialmente non ben identificabili (i miei figli ci hanno impiegato un bel po’ a riconoscerle). I piccoli sono incuriositi  da un disegno allegro, surreale nella giusta misura, fantasioso. I grandi scoprono che non sono stati loro a scegliere i propri figli, bensì loro a scegliere noi…

L’altro è Pia la maga dai capelli rossi di Gianni Cordone, illustrato da Alessandra Cimatoribs (Interlinea, Le rane). Gianni Cordone è una figura interessante, di Vigevano, innovatore nella didattica, eccellente e ironico affabulatore. Come testimonia questo gustosa sua creatura, maga Pia, che riesce a impedire che un bambino faccia pipì a letto, a discapito del povero papà… Il tratto del disegno, sfumato e curvilineo, è fortemente evocativo e magico.

Due storie garantite. E la letteratura per l’infanzia non smette di sorprendermi: sono convinto che sia uno dei settori più vivaci e innovativi della letteatura.

11 Ott 2012

Mo Yan, il romanzo della Cina

Il nuovo Nobel per la Letteratura Mo Yan.

Mo Yan, dunque. Solo due cose.

La prima: come è già capitata nel 2011, e altre volte ancora, il Premio Nonino aveva anticpato il Nobel, assegnandogli il Premio internazionale nel 2005. Quando si ha in giuria gente come Claudio Magris e Ermanno Olmi, solo per citare i nomi più “letterari”, succede…

La seconda: allego qualche pezzo che ho scritto sul nuovo Nobel. Indubbiamente un grande.

Sul sito di Famiglia Cristiana: www.famigliacristiana.it/costume-e-societa/cultura/letto/articolo/nobel.aspx; su Famiglia Cristiana cartaceo: www.stpauls.it/fc05/0534fc/0534fc92.htm; su Il nostro tempo: www.ilnostrotempo.it/archiviopdf/2005/tempo_35/ILNTEMPO035G1K_009.pdf

24 Set 2012

Se la memoria m’inganna (Vera letteratura: 2)

Lo scrittore inglese Julian Barnes.

Vi avevo parlato di Maledetto Dostoevskij di Atiq Rahimi, definendolo un romanzo bellissimo, di quelli che ci ricordano che cos’è la vera letteratura. Ora, poiché non è facile imbattersi in libri che abbiano una statura del genere, non perdo l’occasione per inserire nella categoria “vera letteratura” (di qui il titolo di questo articolo) Il senso di una fine di Julian Barnes, vincitore del Man Booker Prize e pubblicato da Einaudi. Romanzo potente, vicino alla perfezione. Anche in questo caso la “prova orecchie” non lascia scampo.

Un’altra prova a cui sottopongo i romanzi che leggo è quella del tempo. Se una storia mi ritorna alla mente nei giorni successivi, una volta terminata la lettura, significa che mi ha lasciato un’eco profonda, che non è scivolato sulla superficie della mia coscienza, che ha inciso la mia sensibilità.

Il senso di una fine è la storia di un uomo mediocre, che mediocremente vorrebbe chiudere la sua parabola esistenziale. Qualcosa, dal passato, lo costringe a rivedere sotto un’altra luce se stesso e la vita fin lì vissuta. Un thriller piscologico sul valore dei ricordi, la forza mistificatrice del ricordo, la responsabilità individuale, il rapporto fra libertà e destino. Una gran, bella lettura.

Ecco la recensione che ho scritto per Il nostro tempo: http://www.ilnostrotempo.it/?q=node/280

Chi sono

Sono nato a Vicenza nel 1968. Mi sono laureato in Filosofia a Padova con una tesi su Martin Heidegger, poi ho frequentato il Biennio di giornalismo dell’Ifg di Milano. Sono caporedattore e responsabile del settore Cultura e spettacoli di Famiglia Cristiana. Mi sto occupando di Filosofia per bambini e per comunità (P4C). [leggi tutto…]

Preghiere selvatiche

There's a blaze of light In every word It doesn't matter which you heard The holy or the broken Hallelujah
Leonard Cohen