Elenco degli articoli in "C’era una volta"

10 Ago 2015

Geronimo Stilton e Harry Potter, vi sono debitore

Proprio così: sono e sarò eternamente grato a questi due personaggi. Il perché è presto detto: stanno facendo innamorare della lettura i miei figli.

Pietro, 10 anni a dicembre, già ammiratore di Geronimo Stilton, questa estate si è dato alla lettura integrale delle avventure del maghetto inventato da J. K. Rowling. Divorati i primi due volumi della saga, ora sta puntando il terzo. Una bella soddisfazione, anche perché non si tratta di opuscoli di qualche decina di pagine… Sono letteratura vera, a tutti gli effetti.

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Ettore, 8 anni a ottobre, sta invece lasciando gli album illustrati per immergersi in testi in cui il racconto è più esteso e l’immagine meno dominante. E sta facendo questo passaggio grazie a Geronimo Stilton, il topone-giornalista. Ama soprattutto la serie sui classici della letteratura: Il richiamo della foresta, Il corsaro nero, ora Iolanda, la figlia del corsaro nero

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Che dire? Harry Potter e Geronimo Stilton, vi amo, perché mi state sostenendo in uno dei compiti educativi più preziosi: trasmettere il valore della lettura!

27 Dic 2013

Nobel per la letteratura per l’infanzia a Stian Hole

 

Un'illustrazione di Stian Hole.

Un’illustrazione di Stian Hole.

Stian Hole è un autore di libri illustrati di straordinaria bravura, delicatezza, modernità, sensibilità. Ha scritto tre libri, uno più bello, più profondo, più delicato dell’altro. Raramente ho letto testi che sanno affrontare sia i temi quotidiani, sia quelli eccezionali con tanta intelligenza e poesia.

Se esistesse un Nobel per la letteratura per l’infanzia, Stian Hole dovrebbe senza dubbio figurare fra i candidati. Qui spiego le ragioni della sua candidatura.

Aggiungo solo che, se questi libri colpiscono l’immaginazione dei bambini, non lasciano certo indifferenti gli adulti…

19 Dic 2013

Le mille e una notte di Giuseppe Pitrè

Un'illustrazione di Fabian Negrin al volume di Giuseppe Pitrè.

Un’illustrazione di Fabian Negrin al volume di Giuseppe Pitrè.

La ricchezza della nostra tradizione non cessa di stupirmi. L’ultima scoperta riguarda una raccolta di fiabe che Italo calvino giudicò una delle più importanti in assoluto nella nostra lingua.

Si tratta di Il pozzo delle meraviglie di Giuseppe Pitrè che Donzelli ha avuto il merito di riscoprire e pubblicare.

Giuseppe Pitrè fu figura geniale e affascinante: medico di professione, girò in calesse la Sicilia per raccogliere dalla viva voce della sua gente i racconto orali.

Il risultato è questo libro meraviglioso, illustrato da Fabian Negrin, al quale ho dedicato questo articolo.

4 Ott 2013

I ragazzi della via Pal hanno colpito ancora

Una scena del film "I ragazzi della via Pal" del 2003.

Una scena del film “I ragazzi della via Pal” del 2003.

Nel mio blog sui libri su Famigliacristiana.it ho dedicato un post alla reazione di mio figlio Pietro alla lettura de “I ragazzi della via Pal”, in particolare alle righe in cui si racconta la morte del piccolo-grande Nemecsek.

Il post ha avuto un notevole riscontro e ha commosso qualcuno. La commozione di Pietro è stata contagiosa ed è diventata la testimonianza di una iniziazione alla letteratura, come esperienza di vita. 

Se avete voglia di leggere quell’articolo, eccolo qui.

19 Lug 2013

Mille e una notte, raccontale ancora

Un'illustrazione delle "Mille e una notte".

Un’illustrazione delle “Mille e una notte”.

Stasera ho finito di leggere le Mille e un notte ai miei bambini nell’edizione della Nuova frontiera, veramente ben scritta (le illustrazioni invece non mi hanno entusiasmato: la versione tradotta è di Nadia Terranova, i disegni di Christopher Corr). I bambini si sono divertiti: il fascino puro dell’affabulazione, unito alla magia di atmosfere e immaginiri esotici, ha conquistato anche loro. Lo consiglio vivamente a chiunque abbia figli dai 6 anni.

Nel farmi incantare da queste narrazioni di principi e principesse, califfi e bazar, ho sentito come questo insuperabile insieme di racconti sia la più bella testimonianza del potere della letteratura: il re malvagio, sentitte le storie di Shahrazad, non sarà più lo stesso, ma un uomo trasformato. E non potrà che dire, a nome nostro: “Vieni, siediti di nuovo accanto a me e raccontami un’altra storia”.

23 Mag 2013

Italo Calvino ci racconta (ancora) una fiaba

Italo Calvino

Italo Calvino

Che magnifico progetto furono le Fiabe italiane di Italo Calvino. Un servizio grandioso alla nostra tradizione, al patrimonio culturale delle nostre Regioni. E, al tempo stesso, un regalo ai lettori e ai bambini di tutti i tempi. Di questo capolavoro esistono diverse edizioni. In queste settimane la Mondadori le sta riproponendo in una serie di volumi, ciascuno dei quali raccoglie una selezione tematica (le favole che fanno paura, quelle con gli animali, quelle di mare, pe ri più piccini…) affidata a un’illustratrice. La lingua di Calvino nel tradurre i testi originali è precisa, immediata, perfetta, come sempre.

Passando dalla teoria alla pratica, devo dire che i miei due bambini, di 5 e 7 anni, sono rapiti e acoltano in devoto silenzio.

Ecco come lo stesso Calvino raccontò la sua impresa: «Per due anni ho vissuto in mezzo ai boschi e palazzi incantati, col problema di come meglio vedere in viso la bella sconosciuta che si corica ogni notte al fianco del cavaliere, o con l’incertezza se usare il mantello che rende invisibile o la zampina di formica, la penna d’aquila e l’unghia di leone che servono a trasformarsi in animali. E per questi due anni a poco a poco il mondo intorno a me veniva atteggiandosi a quel clima, a quella logica, ogni fatto si prestava a essere interpretato e risolto in termini di metamorfosi e incantesimo: e le vite individuali, sottratte al solito discreto chiaroscuro degli stati d’animo, si vedevano rapite in amori fatati, o sconvolte da misteriose magie, sparizioni istantanee, trasformazioni mostruose, poste di fronte a scelte elementari di giusto o ingiusto, messe alla prova da percorsi irti d’ostacoli, verso felicità prigioniere d’un assedio di draghi; e così nelle vite dei popoli, che ormai parevano fissate in un calco statico e predeterminato, tutto ritornava possibile: abissi irti di serpenti s’aprivano come ruscelli di latte, re stimati giusti si rivelavano crudi persecutori dei propri figli, regni incantati e muti si svegliavano a un tratto con gran brusio e sgranchire di braccia e gambe. Ogni poco mi pareva che dalla scatola magica che avevo aperto, la perduta logica che governa il mondo delle fiabe si fosse scatenata, ritornando a dominare sulla terra. Ora che il libro è finito, posso dire che questa non è stata un’allucinazione, una sorta di malattia professionale. È stata piuttosto una conferma di qualcosa che già sapevo in partenza, quel qualcosa cui prima accennavo, quell’unica convinzione mia che mi spingeva al viaggio tra le fiabe; ed è che io credo questo: le fiabe sono vere».

24 Gen 2013

Pieno sole, piena arte

Un'illustrazione di "Pieno sole".

Un’illustrazione di “Pieno sole”.

Ho già avuto modo di dire che quello per i ragazzi è il più innovativo, dinamico e avanzato settore della narrativa. Soprattutto sul fronte delle illustrazioni si stanno conseguendo risultati straordinari. Se volete una prova clamorosa di questa idea, prendete in mano Pieno sole di Antoine Guilloppé (L’Ippocampo): non un libro, ma un’opera d’arte.

L’autore ha intagliato le pagine a pizzo e dorature, con effetti magnifici, di grande valore artistico. Nella sua brevità e concisione, anche il testo sa essere incisivo, creare attesa e sopresa finale, puntando sul tema più bello e antico: l’amore fra un uomo e una donna, nel paesaggio della savana.

9 Gen 2013

Divina Commedia, Harry Potter e i bambini

Una delle illustrazioni di Antonio Vincenti.

Una delle illustrazioni di Antonio Vincenti.

Non mi ero reso conto di come la Divina Commedia, se opportunamente raccontata e illustrata, potesse essere uno straordinario libro per bambini. Ne ho avuto la prova in questi giorni. Ho utilizzato il volume edito dall’editrice Monti, illustrato da Antonio Vincenti e “spiegato” da Silvia Vecchini. Sia l’immagine che le fantastiche descrizioni dantesche hanno catturato e affascinato mio figlio di sette anni, meno quello di cinque (forse per lui è troppo presto).

Come potrebbe essere altrimenti? Il mondo fantastico, le creature mostruose, le invenzioni, in generale lo straordinario dispiego di fantasia, immaginazione e potenza visionaria del nostro genio sembrano concepite proprio per colpire la sensaibilità fanciullesca.

Certo, c’è lo scoglio del testo in versi. Per leggere in originale il testo dantesco occorre qualche anno in più, e nulla potrà mai sostituire la forza e la magia della poesia dantesca. Ma perché non preparare i ragazzi attraverso strumento di questo tipo?

Cerbero, le anime dannate, Caronte e tutto l’incredibile paesaggio letterario creato da Dante non hanno nulla da invidiare a Harry Potter e fratelli.

 

3 Gen 2013

La compagnia Colla fa sognare con Alì Baba

Ieri sono stato a vedere Alì Baba al Piccolo Teatro di Milano con Lucia. Che bello quando il capo dei ladroni ha detto “Apriti Sesamo” e la roccia si è aperta! I ladroni avevano portato tutti i tesori che avevano rubato lì dentro. Anche Alì Baba entra nella grotta dicendo “Apriti Sesamo” . Prende un po’ di soldi e una collana per sua moglie e li porta a casa. Ma il capo dei ladroni vuole riprendersi il suo tesoro e si fa invitare a casa di Alì Baba. Per fortuna lo salva la serva Morgana, bruciando i ladroni con l’olio bollente. Alla fine chiamano le guardie che portano in prigione il capo dei ladroni e Alì Baba e la sua famiglia fanno festa.

Mi è piaciuto tanto quando dicono “Apriti Sesamo”. Le marionette erano fatte molto bene. Il palazzo di Alì Baba era molto bello, gli animali anche. Questo spettacolo mi ha colpito più degli altri perché usavano le marionette fatte giuste. Mi piacerebbe andare ancora a vederle.

(Recensione di mio figlio Pietro, 7 anni, allo spettacolo Alì Baba della storica compania Colla, visto ieri al Piccolo di Milano, con la famiglia e gli amici Lucia, Lorenzo e Alice. Concordo con Pietro su tutto: portate i vostri bambini).

 

15 Nov 2012

I fratelli Grimm e i loro nipotini

Il mostro che soffre di solitudine di Chris Judge.

Ancora libri per bambini. Ancora tre testi raccomandabili. Ulteriore segno di un filone narrativo scalpitante, pieno di salute, innovativo.

Posto d’onore a Mario Vargas Llosa, Nobel per la letteratura, e al suo Alfonsino e la luna (Einaudi). Una delicata favola d’amore sulla magia del primo bacio, con le illustrazioni di Marta Chicote Juiz.

E poi il talento birichino di Chris Judge che, ne Il mostro che si sentiva solo (Isbn), racconta del bisogno universale di una compagnia che ci sia simile e affine.

E infine l’omaggio della Donzelli ai fratelli Grimm, nel bicentenario delle loro raccolta di favole divenuta un classico dei classici della letteratura per l’infanzia. Principessa pel di topo e altre 41 fiabe da scoprire, finemente illustrate da Fabian Negrin, dal tocco veramente poetico, è lo splendido volume per conoscere anche alcune storie meno note dei maestri tedeschi.

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Chi sono

Sono nato a Vicenza nel 1968. Mi sono laureato in Filosofia a Padova con una tesi su Martin Heidegger, poi ho frequentato il Biennio di giornalismo dell’Ifg di Milano. Sono caporedattore e responsabile del settore Cultura e spettacoli di Famiglia Cristiana. Mi sto occupando di Filosofia per bambini e per comunità (P4C). [leggi tutto…]

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Leonard Cohen