28 Set 2012

Paesaggio, bene comune (forza Monti!)

L’incomparabile armonia delle Crete senesi.

La lettera indirizzata dal Forum nazionale “Salviamo il paesaggio” al ministro dell’Agricoltura Mario Catania, mi permette di recuperare una notizia di qualche giorno fa che non esito a considerare epocale, qualora si traducesse in realtà. Il Consiglio dei ministri il 14 settembre scorso ha approvato un disegno di legge per la difesa e valorizzazione dei terreni agricoli.

Il testo contiene alcuni punti fondamentali:

– viene fissato un limite di legge alla cementificazione, ovvero al consumo del suolo

– viene introdotto il divieto di mutamento di destinazione (i campi per i quali sono stati concessi aiuti di Stato non potranno essere impiegati per altre finalità per cinque anni)

– viene cancellata la possibilità di utilizzare i cosiddetti oneri di urbanizzazione per la spesa corrente degli enti locali (dal 2007, un funesto provvedimento ha permesso che i soldi pagati dalle imprese edili ai Comuni per costruire fossero usati non soltanto per portarvi i sevizi: ringraziando il cielo, si stabilisce di tornare al passato)

Per apprezzare appieno il disegno di legge, va tenuto conto che in 40 anni ci siamo mangiati (mai termine fu più appropriato) un terriotorio esteso come la Lombardia, la Liguria e l’Emilia Romagna. E che l’Italia non è in grado di soddisfare nemmeno il suo fabbisogno di prodotti agricoli: dobbiamo importare dall’estero in parte latte, olio…

Per me, qualora diventasse legge, si tratta di una rivoluzione. Non solo per gli effetti diretti, peraltro urgenti e necessari (stiamo coprendo di un manto di cemento la nostra terra), ma anche per la visione politica e strategica che il provvedimento esprime: la natura, il paesaggio, insieme alla cultura, sono il più grande bene di cui dispone il nostro Paese. Soprattutto in tempi di crisi, potrebbe dare lavoro e “sfamarci”, oltre a mantenere intatto l’incanto del nostro territorio. Solo il cedimento agli interessi più bassi e materiali, in questi anni,  ha potuto permettere uno scempio di cui dovremo rendere conto agli uomini – in particolare agli uomini di domani, i bambini di oggi – e  a Dio (vi assicuro che sono parle misurate, per come la penso).

 

Mi ha un po’ sorpreso che le associazioni ambientaliste e tutti i cittadini di buona volontà non siano immediatamente intervenuti per esprimere un deciso sostegno a questo illuminato disegno. Spero mi sia sfuggita qualche iniziativa. E ben venga la lettera del Forum nazionale “Salviamo il paesaggio”.

 

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Chi sono

Sono nato a Vicenza nel 1968. Mi sono laureato in Filosofia a Padova con una tesi su Martin Heidegger, poi ho frequentato il Biennio di giornalismo dell’Ifg di Milano. Sono caporedattore e responsabile del settore Cultura e spettacoli di Famiglia Cristiana. Mi sto occupando di Filosofia per bambini e per comunità (P4C). [leggi tutto…]

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