Rileggendo “Essere singolare plurale” di Nancy: pensare la vita per capire chi siamo

Jean-Luc Nancy
Abbiamo mai “pensato la vita”? Il pensiero occidentale ha mai indagato radicalmente le strutture fondamentali della nostra esistenza?
Certamente ha provato a farlo Jean-Luc Nancy in Essere singolare plurale, da poco ripubblicato in un’edizione ampliata da Einaudi.
Nel suo densissimo saggio, composto di tredici brevi quanto pregnanti affondi, il filosofo indaga l’essere-con non solo dell’essere umano, ma dell’essere in quanto tale. Partendo dal Mit-Sein dell’analitica esistenziale di Martin Heidegger, per oltrepassarla: il tedesco ha avuto infatti il merito di portare alla luce questa struttura fondamentale dell’essere e del nostro (in quanto uomini) essere, ma non ha sputo – sostiene Nancy – indagarla fino in fondo in tutte le sue potenzialità.
Essere singolare plurale significa che tutto ciò che è è sempre con: anche l’individuo, ogni individualità ontologica anzi, è sempre con, in rapporto a, in condivisione con. Ciò non significa annullare l’essere singolare – le origini, nel gergo del filosofo – ma riconoscere che la loro essenza è l’essere con, che ne definisce irreversibilmente ogni aspetto, manifestazione, estrinsecazione.
Una suggestione, quella di Nancy, che forse resta ancora da indagare in tutti i suoi possibili sviluppi. Sia come rivelazione dell’essere singolare plurale quale cifra decisiva dell’essere, di ogni essere; sia come indicazione metodologica: un’ontologia può scaturire solo dall’indagine dell’essere e dell’esistenza nelle sue categorie, per così dire, più elementari.
Cosa significa questo? Che, probabilmente, non abbiamo ancora pensato abbastanza la vita. A uno sguardo fenomenologico, cosa appare? Ad esempio che ogni essere è singolare e plurale, come insegna Nancy. Ma anche, per fare un altro esempio, che ogni essere singolare plurale nasce e muore; se nasce, dipende da altri; che ha un corpo; che modifica l'”ambiente” che lo circonda; che deve nutrirsi per non morire; che stabilisce legami con persone e cose che diventano essenziali; che occupa uno spazio e un tempo che gli preesistevano…
Fatti elementari, che forse non abbiamo mai pensato come meriterebbero…
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