Per un’etica – Introduzione
Con questo articolo ha inizio un tentativo di costruire un’etica, vale a dire la definizione di una serie di regole in grado di orientare le nostre decisioni.
I punti di riferimento saranno due. Il primo è l’etica kantiana con i suoi “imperativi categorici”: gli obblighi morali devono infatti avere un valore universale, devono essere validi per tutti gli uomini in ogni tempo. L’altro riferimento è l’esperienza.
In questo modo, esperienza particolare e universalità si incontrano. Se un imperativo morale deve essere universale, è però la nostra esperienza a dargli sostanza, a impedirgli di essere pura astrazione o esercizio logico. E se l’esperienza non acquisisce forma universale, non può assurgere a comando riconosciuto come degno di essere osservato da tutti.
Questa ricerca nasce dunque come sintesi di logos ed esperienza, razionalità e vita.
Perché cimentarsi in un progetto del genere? Perché è inevitabile che accada di trovarsi in situazioni in cui abbiamo un disperato e urgente bisogno di sapere come dobbiamo comportarci, quale decisione dobbiamo prendere. E per lasciare una piccola eredità ai miei figli (che, probabilmente, non leggeranno mai queste righe).
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