Palle di neve: la guerra non è divertente
Consiglio a educatori, genitori, insegnanti e, perché no?, facilitatori di P4C con i ragazzi: guardate Palle di neve, un delizioso film di animazione nelle sale in questi giorni, ricco di spunti di riflessione e per discutere filosoficamente.
Se cercate una recensione completa al film, vi prego di cliccare su questa frase. Qui voglio aggiungere qualche considerazione. La prima è che l’animazione francese sta mettendo a segno dei colpi notevoli, ritagliandosi uno spazio rilevante fra i giganti americani (Dreamworks, Disney…). Cito ad esempio Ernest e Celestine di qualche anno fa, ora questo magnifico Palle di neve, la settimana prossima – e avremo modo di riparlarne – La mia vita da zucchina…
La seconda considerazione aggiuntiva è che i film destinati a piccoli e ragazzi non solo stanno raggiungendo risultati estetici e tecnici spettacolari, ma stanno accentuando anche la loro componente educativa, pedagogica. E’ come se i produttori si fossero resi conto di avere un compito e dei doveri specifici nell’educazione dei giovani, soprattutto in virtù della presa che esercitano su di loro.
Non è una novità, d’accordo: si può dire che il cinema per l’infanzia e d’animazione fin dall’inizio abbia riconosciuto questa sua missione, senza la quale persltro non avrebbe mai ottenuto un tale successo. Però l’insistenza, la competenza (pensate allo studio psicologico messo in atto da un film come Inside Out) e la freschezza del linguaggio con cui sanno assolvere questo compito sono una apprezzabile novità di questi ultimi anni.
E adesso godetevi almeno il trailer di Palle di neve.
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