Malala, Nobel per la cultura
A Malala, la ragazza pachistana a cui i talebani hanno sparato per impedirle di continuare la sua battaglia a favore dell’istruzione, soprattutto femminile, propongo di assegnare il Nobel per la cultura. Non mi è sfuggito che è candidata al Nobel per la pace, né che esiste il Nobel per la Letteratura o per la Medicina, ma non per la cultura. Tra l’altro, sarebbe un Nobel per la pace meritatissimo: commoventi le sue parole, ieri alle Nazioni Unite, in cui ha ricordato la lezione di Maometto, Gandhi, Gesù, Madre Teresa, Martin Luther King, il valore della non violenza e del perdono… Ancora di più, tuttavia, mi hanno colpito le sue parole sulla forza dirompente dei libri, delle parole, della scrittura. E dunque sul diritto di ogni essere umano all’istruzioine. Ecco perché meriterebbe un ipotetico Nobel per la cultura più di tanti scienziati o scrittori.
Quel suo discorso sul ruolo fondamentale dell’istruzione e sul potere dei libri di cambiare il mondo andrebbe studiato nelle scuole e meditato a fondo da parte di molti intellettuali… Per conoscere un po’ meglio questa straordinaria ragazza di 16 anni, suggerisco Storia di Malala di Viviana Mazza edito da Mondadori.
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