6 Mar 2014

Luigi Zoja, l’utopia del terzo millennio

Luigi Zoja

Luigi Zoja

Che senso ha parlare di utopie oggi? Dopo che, nel secolo scorso, ne abbiamo visto gli esiti drammatici? Dopo che sappiamo dove ci hanno condotto nazismo, comunismo, oggi possiamo dire anche il liberismo, e comunque ogni ismo?

Luigi Zoja lo fa in Utopie minimaliste (Chiarelettere), discernendo però le utopie (ideologie)-massimaliste (totalitarie) dalle utopie minimaliste. In questo link pubblico l’intervista che dà conto di una mia lunga conversazione con lo psicoanalista.

Qui aggiungo solo che ho conosciuto (intellettualmente) Zoja grazie a un testo che mi ha colpito moltissimo, La morte del prossimo (Einaudi), nel quale ha saputo identificare una tendenza a mio avviso fondamentale dei nostri tempi. Nell’articolo che scrissi, esortavo l’autore ad aggiungere all’analisi una proposta. Fu così gentile da rispondermi privatamente, dicendo, in sostanza, che tutti gli chiedono risposte, ma lui non ne ha. In realtà il nuovo libro sullo utopie minimaliste è un testo propositivo, costruttivo.

Mi piace pensare che sia la sua risposta, quella che, quando mi scrisse, forse non aveva (nemmeno lui) ancora chiara.

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Chi sono

Sono nato a Vicenza nel 1968. Mi sono laureato in Filosofia a Padova con una tesi su Martin Heidegger, poi ho frequentato il Biennio di giornalismo dell’Ifg di Milano. Sono caporedattore e responsabile del settore Cultura e spettacoli di Famiglia Cristiana. Mi sto occupando di Filosofia per bambini e per comunità (P4C). [leggi tutto…]

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