30 Mar 2017

La tartaruga rossa lascia senza parole

Purtroppo La tartaruga rossa, il film d’animazione di Michael Dudok, è stato al cinema solo tre giorni, dal 27 al 29 marzo. La speranza è che il film abbia una buona distribuzione nei circuiti dei cineforum, delle seconde visioni, delle sale di comunità, e poi in Dvd.

Il film lascia davvero senza parole. Non solo perché, in tutto il film, non ne viene pronunciata nessuna, salvo qualche urlo, ma per la forza della sua poesia. Che, appunto, può anche fare a meno delle parole.

Racconta la storia di un naufrago che approda in un’isola. Tenterà di tornare alla sua vita, imbarcandosi su una zattera da lui costruita, ma per tre volte un’enorme tartaruga rossa – come scoprirà solo al terzo tentativo – distruggerà il suo mezzo di fortuna.

Quella stessa tartaruga arriverà poi sulla spiaggia, dove il naufrago sfogherà su di lei la sua rabbia. Quando si pentirà del suo gesto, scoprirà che si tratta di un animale misterioso…

La tartaruga rossa, non a caso adottato dal mitico Studio Ghibli di Miyazaki, disegna una parabola poetica e potente sulla Natura e sulla Vita, sul loro rapporto. E sul doppio volto della natura che, come insegnava Leopardi, si rivela ora Madre ora Matrigna.

Godetevi intanto il trailer.

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Chi sono

Sono nato a Vicenza nel 1968. Mi sono laureato in Filosofia a Padova con una tesi su Martin Heidegger, poi ho frequentato il Biennio di giornalismo dell’Ifg di Milano. Sono caporedattore e responsabile del settore Cultura e spettacoli di Famiglia Cristiana. Mi sto occupando di Filosofia per bambini e per comunità (P4C). [leggi tutto…]

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