Jovanotti: io penso positivo, ancora
Il mio lavoro mi ha portato a intervistare Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Il cantante più ascoltato su Spotify nel 2015, come è stato reso noto proprio oggi.
L’ho trovato, prima ancora che un musicista interessante per l’entusiasmo che suscita in tante persone, una persona piacevole, intelligente, capace di riflettere sulla vita in maniera non stereotipata. Credo che l’intervista che ho citato documenti in maniera inequivocabile lo spessore della persona.
Tra le altre cose, non abbiamo potuto esimerci dal commentare i fatti drammatici di Parigi. Non nascondo che le sue idee – non si tratta di una scontro di civiltà, dice nell’intervista, ad esempio – mi trovano del tutto concorde. Il titolo di copertina “Io penso ancora positivo” testimonia la volontà – nonostante tutto – di guardare al bello della vita, di non rassegnarci, di andare avanti.
La sera prima avevo partecipato al suo concerto a Rimini, dove ho apprezzato soprattutto la parte visiva dello spettacolo.
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In un mondo dove vende il negativo e l’eccesso per fortuna c’è chi ancora pensa positivo. Molti artisti non danno peso all’importanza di ciò che scrivono, le loro parole possono diventare fatti per chi li ascolta.