12 Dic 2015

Ishiguro, ricordare o dimenticare il passato?

Kazuo Ishiguro con l'edizione inglese del "Gigante sepolto".

Kazuo Ishiguro con l’edizione inglese del “Gigante sepolto”.

Non delude mai Kazuo Ishiguro. Nei suoi libri ci si perde, perché è uno di quegli scrittori che sa trascinarti in un universo, farti vivere le emozioni dei suoi personaggi, perché senti che sta parlando delle tue stesse emozioni. Oltre all’arcinoto Quel che resta del giorno, Non lasciarmi è un’altra lettura indimenticabile. E avevo ammirato anche la raccolta di racconti Notturni, inspiegabilmente criticata da alcuni.

Di Ishiguro mi incanta la raffinatezza con cui penetra nel cuore dell’uomo e quell’atmosfera struggente e malinconica che è una cifra del suo stile.

Con queste premesse, capirete con quale stato d’animo ho letto il suo ultimo romanzo, Il gigante sepolto, tradotto in italiano come sempre dall’editore Einaudi.

Come spiego nell’articolo che potete leggere cliccando qui, anche questa volta lo scrittore di origini giapponesi, da tempo cittadino inglese, ha fatto centro. 

Si può forse restare stupiti dalla scelta di adottare il genere fantastico, da parte di un autore sofisticato e raffinato come lui. Ma basta leggere poche pagine per rendersi conto che Ishiguro lo declina a modo suo, inventando una nuova, affascinante esplorazione dell’animo umano.

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Chi sono

Sono nato a Vicenza nel 1968. Mi sono laureato in Filosofia a Padova con una tesi su Martin Heidegger, poi ho frequentato il Biennio di giornalismo dell’Ifg di Milano. Sono caporedattore e responsabile del settore Cultura e spettacoli di Famiglia Cristiana. Mi sto occupando di Filosofia per bambini e per comunità (P4C). [leggi tutto…]

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