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29 Dic 2012

L’isola di De Carlo è quasi un capolavoro

Renato-Guttuso-Eruzione-dellEtna

“Eruzione dell’Etna” di Renato Guttuso.

Dunque, Villa Metaphora di Andrea De Carlo (Bompiani) è un capolavoro? Me lo ha chiesto ieri sera un amico, che aveva letto il mio appunto sul romanzo dello scrittore (vedi qui). Nel frattempo ho ultimato il libro, naturalmente, e la mia impressione è che siamo in presenza non di un capolavoro, forse (quelli arrivano dal “cielo”, si sa), ma di un ottimo romanzo sì.

Perché? Perché le oltre 900 pagine sono avvincenti e non annoiano mai; perché la scrittura di De Carlo è, al solito, felice e piacevole; perché ha scolpito, attraverso la galleria di personaggi che trascorre una vacanza nel resort di lusso sull’isola di Tari, fra la Sicilia e l’Africa, altrettanti modelli umani, se non antropologici, credibili e verificabili nella nostra esperienza quotidiana; perché i numerosi riferimenti all’attualità – che tengono fede all’aspetto metaforico dichiarato già nel titolo – sono stimolanti e godibili

Un altro elemento va sottolineato: una sorta di impegno civile che, benché non costituisca forse la ragione primaria dell’opera, traspare dalle pagine.

Qualcuno ha espresso opinioni diverse dalla mia. L’ultima edizione del Domenicale del Sole 24 Ore, ad esempio. Che è viziata, a mio parere, da un grosso limite: non ha colto l’ironia che l’autore ha voluto immettere, dalla prima all’ultima pagina, nel suo racconto. E’ questo sorriso nascosto a rendere plausibile il tutto e ad evitare che si risolva in un drammone pretenzioso.

Leggere per credere…

11 Dic 2012

Andrea De Carlo ha scritto un capolavoro?

Andrea De Carlo ha pubblicato “Villa Metaphora”.

Sto leggendo, con gusto, piacere e curiosità, l’ultimo romanzo di Andrea De Carlo, Villa Metaphora (Bompiani), un romanzo di oltre 900 pagine. E, arrivato a metà, non posso fare a meno di chiedermi se è un capolavoro. Sì, un capolavoro: una parola, un giudizio che – sia chiaro – ho chiamato in causa molto raramente per la narrativa contemporanea. Per Lo stato delle cose di Richard Ford, per La torre di Uwe Tellkamp, mai, se la memoria non m’inganna, per scrittori italiani…

Ebbene, la sensazione è che De Carlo abbia davvero realizzato un’opera di grande valore, congegnata in maniera perfetta dal punto di vista narrativo, dando prova di una padronanza assoluta della materia e della lingua; piena di storia e di storie, di personaggi, di trama, di plot, insomma, non un puro e manieristico esercizio letterario; ricca di implicazioni, significati, rimandi all’attualità nemmeno tanto coperti, ma non per questo meno efficaci ed esilaranti…

Un capolavoro, dunque? Lo scriverò appena conclusa la lettura. Intanto segnalo la presenza di un libro ispirato, maturo, avvincente, che profuma di…

Chi sono

Sono nato a Vicenza nel 1968. Mi sono laureato in Filosofia a Padova con una tesi su Martin Heidegger, poi ho frequentato il Biennio di giornalismo dell’Ifg di Milano. Sono caporedattore e responsabile del settore Cultura e spettacoli di Famiglia Cristiana. Mi sto occupando di Filosofia per bambini e per comunità (P4C). [leggi tutto…]

Preghiere selvatiche

There's a blaze of light In every word It doesn't matter which you heard The holy or the broken Hallelujah
Leonard Cohen