Elenco degli articoli taggati con "fine Archives - Paoloperazzolo.it"
L’altro lato di “Amour”
Ho parlato in questo blog del film Amour (vedi qui), storia di una coppia anziana, in cui la donna viene colpita da un morbo che la priverà via via di ogni autonomia. Su un orizzonte tematico affine è uscito di recente un libro prezioso, Io sono qui, scritto da Mariapia Bonanate (Mondadori).
È un libro intenso e forte che merita di essere letto con la massima attenzione e che ha il pregio di mostrare la questione del “fine vita” e – aggiungo – dell’amore di coppia sotto una luce diversa, rispetto al film.
Ho cercato di spiegare il senso e l’interesse di questa testimonianza in un articolo che ho scritto per il mensile Vivere, poi ripreso da Bioetica News, la rivista del centro cattolico di bioetica. Ecco il link per chi volesse leggerlo: www.bioeticanews.it/dev/2012/11/il-libro-io-sono-qui-il-mistero-di-una-vita-sospesa/
Se la memoria m’inganna (Vera letteratura: 2)
Vi avevo parlato di Maledetto Dostoevskij di Atiq Rahimi, definendolo un romanzo bellissimo, di quelli che ci ricordano che cos’è la vera letteratura. Ora, poiché non è facile imbattersi in libri che abbiano una statura del genere, non perdo l’occasione per inserire nella categoria “vera letteratura” (di qui il titolo di questo articolo) Il senso di una fine di Julian Barnes, vincitore del Man Booker Prize e pubblicato da Einaudi. Romanzo potente, vicino alla perfezione. Anche in questo caso la “prova orecchie” non lascia scampo.
Un’altra prova a cui sottopongo i romanzi che leggo è quella del tempo. Se una storia mi ritorna alla mente nei giorni successivi, una volta terminata la lettura, significa che mi ha lasciato un’eco profonda, che non è scivolato sulla superficie della mia coscienza, che ha inciso la mia sensibilità.
Il senso di una fine è la storia di un uomo mediocre, che mediocremente vorrebbe chiudere la sua parabola esistenziale. Qualcosa, dal passato, lo costringe a rivedere sotto un’altra luce se stesso e la vita fin lì vissuta. Un thriller piscologico sul valore dei ricordi, la forza mistificatrice del ricordo, la responsabilità individuale, il rapporto fra libertà e destino. Una gran, bella lettura.
Ecco la recensione che ho scritto per Il nostro tempo: http://www.ilnostrotempo.it/?q=node/280
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