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26 Nov 2016

Palle di neve: la guerra non è divertente

I protagonisti di "Palle di neve".

I protagonisti di “Palle di neve”.

Consiglio a educatori, genitori, insegnanti e, perché no?, facilitatori di P4C con i ragazzi: guardate Palle di neve, un delizioso film di animazione nelle sale in questi giorni, ricco di spunti di riflessione e per discutere filosoficamente.

Se cercate una recensione completa al film, vi prego di cliccare su questa frase. Qui voglio aggiungere qualche considerazione. La prima è che l’animazione francese sta mettendo a segno dei colpi notevoli, ritagliandosi uno spazio rilevante fra i giganti americani (Dreamworks, Disney…). Cito ad esempio Ernest e Celestine di qualche anno fa, ora questo magnifico Palle di neve, la settimana prossima – e avremo modo di riparlarne – La mia vita da zucchina

La seconda considerazione aggiuntiva è che i film destinati a piccoli e ragazzi non solo stanno raggiungendo risultati estetici e tecnici spettacolari, ma stanno accentuando anche la loro componente educativa, pedagogica. E’ come se i produttori si fossero resi conto di avere un compito e dei doveri specifici nell’educazione dei giovani, soprattutto in virtù della presa che esercitano su di loro.

Non è una novità, d’accordo: si può dire che il cinema per l’infanzia e d’animazione fin dall’inizio abbia riconosciuto questa sua missione, senza la quale persltro non avrebbe mai ottenuto un tale successo. Però l’insistenza, la competenza (pensate allo studio psicologico messo in atto da un film come Inside Out) e la freschezza del linguaggio con cui sanno assolvere questo compito sono una apprezzabile novità di questi ultimi anni.

E adesso godetevi almeno il trailer di Palle di neve.

6 Dic 2012

Quando Turoldo scrisse L’albero degli zoccoli

Una scena di “Gli ultimi”.

Ritorno sempre volentieri a David Maria Turoldo. Due occasioni in questi giorni mi hanno riportato alla memoria la sua figura e la sua opera.

Nel gennaio del 1963, cinquant’anni fa, fu proiettato per la prima volta Gli ultimi, il film di Vito Pandolfi tratto dal racconto Io non ero un fanciullo del prete-poeta. Una sorta di Albero degli zoccoli ambientato nel suo Friuli. Un film che non godette allora di grande accoglienza, osteggiato anche da una certa parte del mondo eccelesiastico, per la collaborazione con il marxista Pandolfi, e in genere incompreso. È il racconto della civiltà contadina, negli anni in cui l’industrializzazione cominciava ad allungare i suoi artigli, con pratagonisti il pastorello Checo e la sua famiglia. Gli abitanti di Coderno, il paese natale di Turoldo, vi presero parte come attori.

Dopo un lungo periodo di oblio, quel film oggi risorge: sarà disponibile in un doppio Dvd, che contiene sia l’edizione integrale sia quella “corretta” e più breve. Un’iniziativa meritoria – dovuta alla Cineteca del Friuli, al Centro espressioni cinematografiche e a Cinemazero – anche perché emerge non solo il tema della cultura e dei valori del mondo rurale, ma anche quello della solitudine, del sentirsi diversi in un ambiente che non sa riconoscerci.

Il secondo pretesto per rievocare Turoldo è stato il ritrovarmi fra le mani l’edizione dei Salmi da lui curata insieme a Gianfranco Ravasi (San Paolo). Turoldo tende la lingua italiana in modo da restituire con la massima potenza espressiva il senso e la poesia dei Salmi, sollecitato anche dai commenti di Ravasi:

Nessun male ti potrà accadere

né flagello alcuno colpirà la tua casa.

Egli comanderà agli angeli suoi

di vegliare su ogni tuo passo.

30 Ott 2012

Al contrario di Pinocchio…

Il Pinocchio di D’Alò-Mattotti.

Al contrario di Pinocchio, che nella sua parabola maturò e crebbe a tal punto da diventare bambino – metafora del percorso dal bambino all’adulto, ma, forse, anche, di ogni progresso umano – a volte vorrei tornare bambino. E mi capita quando vedo certe meravigliose illustrazioni destinate all’infanzia: ieri parlavo della Mostra di Sarmede, oggi del Pinocchio che Enzo D’Alò porterà al cinema a febbraio.

Per l’immagine il regista si è avvalso del genio grafico di Lorenzo Mattotti, un maestro mondiale dell’illustrazione. Il suo tocco è poesia pura. Mi verrebbe da dire che il suo sguardo è quello di un bambino: puro, colorato, poetico, allusivo, incantato.

Il connubio Mattotti-D’Alò promette insomma scintille e sogni a occhi aperti. Guardare l’immagine sopra per credere. Nell’attesa del film, da domani si potrà gustare la sceneggiatura, naturalmente illustrata da Mattotti (Rizzoli).

23 Ott 2012

King Kong, la Bestia è sempre qui

Ho appena ricevuto King Kong nell’edizione illustrata di Anthony Browne (Donzelli), uno degli autori del genere più apprezzati e premiati al mondo. In una novantina di pagine, il romanzo di Devos W. Lovelace, da cui Edgar Wallace e Merian C. Cooper trassero la prima sceneggiatura, viene reinventato in una sintesi convincente e in un tratto che, mescolando toni espressionistici, cinematografici e naïf, appare efficace.

Celebre fu il film del 1933, a ridosso dell’uscita del testo. Dopo altre tre rivisitazioni, nel 2005 è uscita quella di Peter Jackson, con Naomi Watts nei panni della Bella (cui si riferisce il video sopra). Nell’interpretazione di Browne, la bella rivela una forte somiglianza con Marilyn Monroe

Impressiona, a rileggere oggi questa fiaba – per nulla adatta ai bambini, infatti non l’ho inserita nella sezione “C’era una volta” – le molteplici letture possibili. La rivisitazione della favola della Bella e la Bestia; il tema della crisi economica (siamo all’epoca della grande depressione); la smania di fama e successo; il mito dell’esotico e del selvaggio; lo scontro fra civiltà; l’amore che non consoce limiti di sorta; fino al terrorismo…

D’altra parte, sappiamo che è destino dei classici il saper dire cose nuove a ogni epoca.

Chi sono

Sono nato a Vicenza nel 1968. Mi sono laureato in Filosofia a Padova con una tesi su Martin Heidegger, poi ho frequentato il Biennio di giornalismo dell’Ifg di Milano. Sono caporedattore e responsabile del settore Cultura e spettacoli di Famiglia Cristiana. Mi sto occupando di Filosofia per bambini e per comunità (P4C). [leggi tutto…]

Preghiere selvatiche

There's a blaze of light In every word It doesn't matter which you heard The holy or the broken Hallelujah
Leonard Cohen