Elenco degli articoli taggati con "dolore Archives - Paoloperazzolo.it"
Braccialetti rossi, alleanza letteratura-Tv
Va sottolineato il successo della fiction Rai Braccialetti rossi. In primo luogo per il valore sociale e morale del programma, ben altra cosa rispetto a tante altre fiction che hanno poco da dire e meno ancora da insegnare. Qui qualità del prodotto e valore del conteuto si sposano.
Merito di un altro matrimonio felice: quello fra la TV e la letteratura. Qui racconto chi è e quale storia abbia Albert Espinosa, l’autore da cui è stata tratta la serie Braccialetti rossi. Un’unione fortunata, che, speriamo, darà altri frutti…
Etty Hillesum, trovare il bene nel male
Adelphi ha pubblicato l’edizione integrale dei Diari di Etty Hillesum, la ragazza ebrea che, nel buio del lager, seppe trovare e donare luce. È la prima volta che questa preziosa testimonianza viene presentata nella sua interezza. Ho scoperto la sua storia e, soprattutto, il suo messaggio grazie a una cara amica, che in lei ha trovato un esempio e la forza per vivere e dare senso al suo dolore personale.
L’inestimabile insegnamento che viene da questa giovane è che anche al cospetto del male, dell’ingiustizia, della disumanizzazione è possibile non solo non perdere la propria dignità di persone, ma anche inseguire e gustare una inspiegabile gioia e pienezza. Nella più piena e assurda insensatezza c’è un senso. Tutto ciò ha a che fare con il mistero del dolore, del male, e con la sua accettazione. Un tema che – lo confesso – mi resta ostico e insuperabile. Di fronte al male, la mia reazione tende a vincerlo, superarlo, trasformarlo almeno. Difficile è, per me, l’accettazione. Eppure di continuo sbatto contro questa parola: l’accettazione della vita, anche nelle sue pieghe negative. La mia pochezza mi porta a scindere l’energia e l’impegno attivo da mettere in campo contro il male dalla sua accettazione, come poli incompatibili e inconciliabili. Forse non è così, sicuramente non sarà così.
Ho letto con enorme interesse, in questo senso, La bontà insensata di Gabriele Nissim.
Etty che dice? Che di fronte a ciò che non può essere cambiato, resta la possibilità dell’accettazione e di uno sguardo interiore che conduce a una gioia e a una serenità insospettabili. “Non sforzarti di cambiare ciò che non puoi cambiare, sforzati di cambiare ciò che puoi cambiare”, recita un detto francescano. Di certo, dalla natura della nostra “risposta” esistenziale al male che incontriamo dipende la qualità della nostra vita, della nostra serenità. Senza una personale risposta allo scandalo del male, qualcosa continuerà a inquietarci, come una spina conficcata nel cuore.
Mettiamoci all’ascolto di Etty, dunque.
Veladiano: Dio è impotente di fronte al male?
Chi ha letto La vita accanto (Einaudi) di Mariapia Veladiano aspettava la nuova prova della scrittrice, anche teologa, professoressa di Lettere. Si sentiva vibrare una voce nuova, in quel romanzo che aveva vinto il Calvino e sfiorato lo Strega. Storia “insolita” di una bambina brutta e della sua travagliata avventura in una società che fa dell’apparenza il criterio fondamentale di giudizio. Il tema del male nel mondo, che già li si affacciava, diventa centrale nel novo romanzo, Il tempo è un dio breve, in uscita sempre da Einaudi il 23 prossimo.
Lo scandalo del male, nella forma acuta del dolore innocente, ovvero il dolore che colpisce chi è senza colpa, un bambino, è qui centrale. A esso si intrecciano altri temi: l’amore e la sua forza redentrice, la libertà dell’uomo, la depressione, la famiglia, fonte di gioia ma anche di “condanna” laddove fa venir meno l’apporto affettivo… Un romanzo appassionante, introspettivo, che entra con delicatezza nelle pieghe della psiche umana e dà vita a intensi diaologhi teologici. Al momento, non svelo niente di più…
È sicuramente nata una nuova scrittrice – per questo bastava già La vita accanto -, ora possiamo forse dire che è nata una scrittrice cattolica, definizione da non assumere come etichetta limitante, bensì come indicazione di una letteratura che, senza rinunciare in nulla alla cura della scrittura e al fascino del racconto, sa affrontare le grandi questioni della vita. Fra le quali, quella di Dio, dimenticata da buon parte della letteratura odierna.
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