Elenco degli articoli taggati con "arte Archives - Paoloperazzolo.it"

16 Nov 2013

Diamo a Sgarbi quel che è di Sgarbi

Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi

Avete mai riflettuto sulla “doppiezza” di Vittorio Sgarbi? Una sorta di dottor Jekill e mister Hyde che, quando va in Tv a fare il tuttologo, sembra una persona priva di senno e che quando, al contrario, parla d’arte, lascia senza parole per la competenza.

Su questa bipolarità ho scritto un pezzo. L’occasione è  la pubblicazione del suo Il tesoro d’Italia (Bompiani). Bellissimo.

9 Set 2013

Mostre d’arte, una stagione capolavoro

"Ritratto d'uomo" di Antonello da Messina (1475 circa).

“Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina (1475 circa).

Le mostre del periodo primavera-estate ci avevano lasciato un po’ insoddisfatti. In parte perché decurtate e depotenziate dalla sequela di tagli all’investimento culturale (gli enti locali, fra i maggiori organizzatori, sono in ginocchio), in parte per la cattiva abitudine di allestire eventi centrati su alcune opere-esca, ma poi vuote di contenuti o di una ricerca approfondita.

A una prima occhiata, a musei ancora chiusi, la nuova stagione si annuncia assai più promettente. Resta da verificarlo sul campo, ma le premesse sono ottime: Munch, Cezanne, Renoir, Monet, Antonello da Messina, Rodin, il Rinascimento, Donatello, Lippi… In questo articolo su Famigliacristiana.it è possibile vedere una presentazione generale del prossimo ciclo di mostre.

Qui aggiungo una considerazione: sarebbe bello che la ripresa di grandi allestimenti fosse il segno che la crisi ci ha insegnato che dobbiamo puntare sulla cultura; che dobbiamo dare sostanza al nostro tempo libero, nutrire l’anima; che per attarrre turisti occorrono proposte forti…

Sarebbe bello. Intanto godiamoci questa epifania d’arte: sperando che non sia stata un’illusione.

17 Mag 2013

Litigare, un’arte da imparare

Bisogna imparare a litigare.

Bisogna imparare a litigare.

Mettiamola così: vivere senza litigare è impossibile. E negativo. Il confronto con il diverso è una realtà insuperabile della vita e della storia; la dialettica, diceva qualcuno, è il motore di ogni avanzamento. Solo chi resta chiuso nel proprio io è esentato dal dovere e dalla necessità di misurarsi con gli altri: ma non si dà un io sano senza relazione con l’alterità. Tanto vale imparare a litigare, affinché diventi un’occasione di crescita, anziché di scontro distruttivo.

Chi svolge un lavoro accezionale su questo fronte è il Cpp, il Centro psicopedagogico per la pace e la gestione dei conflitti (www.cppp.it), che da anni è impegnato a insegnare le regole per confrontarsi positivamente in famiglia, nella coppia, nella società… In questi giorni mi è arrivata la notizia di un corso per gestire i rapporti spesso difficili con i vicini di casa…

Pensate che meraviglia se i nostri politici andassero a lezione dal Cpp…

31 Dic 2012

L’augurio per il 2013: più cultura

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“L’Italia doro” di Luciano Fabro (1971).

Che cosa augurarci – a noi come Paese e come amanti delle degustazioni culturali – per il 2013?

L’augurio sorge spontaneo leggendo la classifica dei musei più visitati nel 2012. Per farla breve, nella top ten mondiale l’Italia non figura per nulla, nemmeno nelle posizioni finali. D’accordo, ai primi posti troviamo mostri sacri delle istituzioni culturali come il Louvre di Parigi (1° posto), il Metropolitan di New York (2° posto), il British Museum di Londra (3°posto). D’accordo, Francia, Stati Uniti e Inghilterra sono colossi politici, che sullo scacchiere mondiale contano ben più dell’Italia. Però…

Però 1: il nostro patrimonio culturale (e ambientale, non dimentichiamolo) è inferiore?

Però 2: non è che questi Paesi sanno fare più sistema di noi?

Però 3: non è che sanno valorizzare e promuovere quello che hanno meglio di noi?

Però 4: non è che credono e investono nella cultura più di noi?

Si dirà: sono nazioni più popolose della nostra e con un enorme flusso turistico. Appunto: molto si potrebbe ragionare sul legame fra denatalità e svilimento del nostro patrimonio culturale e ambientale (ovvero il disconoscimento della nostra identità originaria); e altrettanto si potrebbe dire quanto al continuo calo dei turisti che scelgono il Belpaese per le loro vacanze e i loro viaggi. Fra valorizzazione e investimento culturale e fiducia nel futuro esiste un legame profondo.

Quindi: l’augurio di un anno con più cultura, a tutti voi e al nostro Paese.

19 Nov 2012

Notizie dal pianeta che vuole bruciare

Non mi appartengono i toni apocalittici, ma nemmeno l’attitudine a chiudere gli occhi di fronte alla realtà (nel video, il trailer di L’alba del giorno dopo).

Corriere della sera di oggi. “La fattoria di Lorenzo il Magnifico scoperchiata e abbandonata”, denuncia il bravissimo Gian Antonio Stella, che sta dedicando non poche energie alla questione ambientale, poiché vi intravvede – immagino – un’ancora più decisiva questione politica e civile.

La Repubblica di oggi. “Fermate quelle trivelle, la rivolta della Maremma contro la nuova miniera”.

L’incuria, il degrado, il trionfo degli interessi particolari, la logica del profitto, il venir meno dei valori morali che traspaiono da queste situazioni hanno, su scala mondiale, un effetto devastante. Quale? Lo spiega un altro articolo dell’edizione odierna di Repubblica che dà conto di un Rapporto della World Bank, secondo il quale entro fine secolo la temperatura del pianeta terra aumenterà di quattro gradi, se verranno mantenuti gli impegni sin qui presi sulla riduzione dell’imissione di anidride carbonica nell’aria. In caso contrario, già nel 2060 la febbre del pianeta crescerà di quattro gradi. Se non avete un’idea esatta di ciò che questo incremento termico può provocare, sullo scioglimento dei ghiacciai, la desertificazione, la disponibilità di acqua, le coltivazioni… fino ai flussi migratori, farete bene a informarvi, come primo atto di una nuova, necessaria consapevolezza.

Questa è la realtà, di fronte alla quale occorre aprire gli occhi. Una via d’uscita ci sarebbe. E sembrano conoscerla meglio i cittadini che non i politici. In un interessantissimo sondaggio condotto e pubblicato da Renato Mannheimer sul Corriere di oggi, emerge che arte, ambiente e agricoltura sono per la quasi totalità degli italiani i settori su cui investire per uscire dalla crisi e ripartire. Qualche dato, molto significativo: il 98 % ritiene che l’Italia goda di un patrimonio unico che merita di essere protetto e valorizzato; il 51 per cento crede che l’agricoltura sia in grado di creare nuova occupazione…

Potremmo dire, legando fra di loro queste notizie e setacciandone il messaggio, che la cura, l’amore, il rispetto, un rapporto intelligente con le risorse ambientali e culturali che ci fanno da habitat ci salveranno dalla recessione e da un’autodistruzione che – la World Bank docet – non è così remota.

Chi sono

Sono nato a Vicenza nel 1968. Mi sono laureato in Filosofia a Padova con una tesi su Martin Heidegger, poi ho frequentato il Biennio di giornalismo dell’Ifg di Milano. Sono caporedattore e responsabile del settore Cultura e spettacoli di Famiglia Cristiana. Mi sto occupando di Filosofia per bambini e per comunità (P4C). [leggi tutto…]

Preghiere selvatiche

There's a blaze of light In every word It doesn't matter which you heard The holy or the broken Hallelujah
Leonard Cohen