E domani nella battaglia penserò a te
Caro Javier Marías, mi manchi già.
Sei scomparso solo da qualche giorno, ma sento che qualcosa di bello e unico se n’è andato e non tornerà più.
Sono sincero: provo dolore per la tua sorte personale e per la sofferenza che la tua morte ha provocato ai tuoi cari, ma, egoisticamente, è soprattutto il pensiero dei libri che non potrai mai più scrivere a gettarmi nello sconforto.
Ti devo ringraziare: mi hai regalato grandi gioie con i tuoi romanzi, con quel modo di raccontare senza fretta che scavava e scavava nei personaggi, con quel tuo filosofare assieme ai tuoi personaggi, con quel tuo dipingere affreschi esistenziali di cui si coglieva la grandezza solo a lettura ultimata…
Ho letto che forse Berta Isla e Tomás Nevinson avrebbero avuto un seguito: se per caso un giorno ci incontreremo in paradiso, me lo racconterai?
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